Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 6 febbraio 2017

1907 Il Popolo

Trilussa
nel settimanale faentino
ricerca di Claudio Mercatali




Trilussa, anagramma di Carlo Alberto Sallustri letto a rovescio, Sa - lus - tri (Roma, 1871 - 1950) fu poeta e giornalista, noto per i suoi scritti in dialetto romanesco. La sua biografia completa si può trovare facilmente su internet e non conviene ripeterla qui. Basterà ricordare che durante il Ventennio si dichiarò "non fascista" e non volle mai la tessera. Nel dopoguerra venne nominato senatore a vita quando ormai era alla fine. Lusingato, fedele al suo spirito commentò: "m'hanno nominato senatore a morto" e dopo poche settimane in effetti spirò.

Ora Trilussa ci interessa perché spesso pubblicava nei giornali popolari i suoi acuti epigrammi e sonetti, per capire che gradimento avessero. Era una tattica intelligente, perché "si scrive per gli altri" ossia un concetto è valido se i lettori lo apprezzano o lo disprezzano ma comunque lo capiscono.

Il settimanale faentino Il Popolo nei primi anni del secolo pubblicò diversi componimenti di Trilussa, perché meritevoli, ma soprattutto perché politicamente pungenti nei confronti degli avversari (soprattutto i Socialisti). Il Popolo era infatti il settimanale del Partito Repubblicano, sezione di Faenza.

Questo settimanale era in vendita anche a Marradi, dove però era meno letto del Piccolo, il periodico cattolico ancora oggi in edicola.
Questo perché Marradi era ed è un paese fortemente cattolico e i sentimenti repubblicani e socialisti avevano meno seguito.

Il fatto che Il Popolo fosse letto anche a Marradi si dimostra con uno scritto di Giovanni Campana, il padre del poeta, che comparve nel febbraio 1907. Giovanni, maestro elementare, in quell' anno volle muovere una critica all' amministrazione liberale e cattolica marradese, a proposito di alcune questioni scolastiche spiegate qui accanto e quindi  si rivolse a Il Popolo perché difficilmente Il Piccolo avrebbe pubblicato le sue doglianze.

Scriveva bene il maestro Giovanni, non era poeta ma era chiaro nel dire, al contrario del figlio ...







Detto questo passiamo a Trilussa, che ci interessa di più. I nostri bisnonni ebbero modo di leggere, quasi in anteprima, gli scritti di questo poeta dialettale, che sono questi ... 







Clicca sulle immagini
se vuoi una comoda lettura










Trilussa






































Fonte: Emeroteca della biblioteca
comunale di Faenza,  
per gentile concessione.







Nessun commento:

Posta un commento