Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 10 agosto 2016

1752 Il ponte della Badia del Borgo

Una lite fra il Comune 
e i monaci 
ricerca di Claudio Mercatali


A chi spetta mantenere un ponte? A chi l'ha costruito? E se un ponte costruito da un privato ha uso pubblico?





Queste domande se le posero nel 1752 gli amministratori del Comune di Marradi e i monaci, quando crollò un muro al ponte della Badia del Borgo. Leggiamo che cosa scrissero i monaci al Comune:




La Badia di Marradi
Alla Comunità di Marradi

Illustrissimi clarissimi signori

Nei dintorni del Borgo di Marradi scorre un torrente assai copioso d’acque, denominato Il Salto, sopra il quale due secoli mezzo orsono fu fabbricato un ponte, accompagnato da una muraglia laterale, che unisce il detto ponte alla strada. Questo ponte fu edificato dai monaci della Badia di S.Reparata nell’anno 1494 come non si controverte tra le parti. Nell’occasione e la muraglia e il ponte hanno avuto bisogno di essere riparati e …









 Il ponte, la Badia e il podere di Pian della Quercia nel 1752 


Le spese erano tante e i monaci chiesero al comune di contribuire.
Però il Gonfaloniere (era l'equivalente dell'odierno sindaco) e i Priori (gli assessori) si rifiutarono.
Così nacque una controversia fra i monaci e il Comune, con il relativo scambio di lettere, le accuse, le ripicche e quant'altro. I monaci seppero farsi valere e il Gonfaloniere un po' preoccupato lesse questa lettera al Consiglio:




Illustrissimi signori

Contro la protensione della Badia di Santa Reparata di Marradi, che pretende che la comunità ripristini a sue spese il ponte posto nelle vicinanze di Marradi di sopra il Rio del Salto, sia per disposizione di ragione sia in vigore dell' osservanza.
Due eccezioni oppone detta Comunità: la prima che essendo detto ponte stato fatto dai monaci di detta Badia ad essi si aspetti il mantenimento del medesimo. La prova che detto ponte sia stato fatto da detta Badia si deduce dall’esserci nel medesimo l’arme (= lo stemma) abbaziale ... 

... Ma negano che siano obbligati al mantenimento perché servendo per uso del pubblico e per poter andare il Popolo alla chiesa di detti monaci, che è parrocchiale. Se nell’ antico per comodo e per benefizio del pubblico vi fu un abate che fece la spesa non si può obbligare la Badia alla conservazione o al mantenimento de’ tempi futuri, sia per difetto di causa sia per difetto di solennità …




Il "difetto di causa" era sostanzialmente il fatto che il ponte aveva uso pubblico, come oggi, e il "difetto di solennità" era il fatto che il convento chiuso non aveva più l'importanza di prima ed era diventato una semplice parrocchia. Gli argomenti erano forti, il Comune perse la causa e dovette spendere.



Fonte:
Archivio storico del comune di Marradi, filza n° 1735.

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