Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

martedì 26 gennaio 2016

1916 - 1917 L'attività dell'Ospedale di Marradi

Gli anni della Prima Guerra Mondiale
ricerca di Claudio Mercatali


Marradi, Foro Boario (1917)
(da Tarabusi)



Negli anni 1815 - 1918 il paese di Marradi fu profondamente coinvolto nella Prima Guerra Mondiale. Più di mille marradesi furono chiamati alle armi in diverse riprese e più di trecento non fecero ritorno. Il territorio del Comune divenne sede di addestramento per le truppe da mandare al fronte e arrivavano e partivano continuamente delle lunghe colonne di soldati.



Il punto di raduno principale era al Foro Boario, cioè accanto all' Ospedale S.Francesco, dove nel 1926 venne costruito il Monumento ai Caduti.

Alla fine del 1916 l'afflusso dei militari raggiunse il massimo e rimase alto per tutto il 1917. Ne parla anche Dino Campana in alcune lettere scritte a Emilio Cecchi, un letterato di Firenze con il quale era in corrispondenza.
Il poeta era amareggiato perché non era stato arruolato e scrisse così:

" ...  Ci sono soldati qua, e sento suonare la tromba e sento che io non partirò mai. Inchiodato all' infamia io povero infelice che scrissi un anno fa, tutto è perduto fuorché l'onore ... Nulla mi resta ...".


Sopra: Una colonna di soldati marcia a Marradi 
di fronte alla casa di Dino Campana (1917)


L'Ospedale era in piena attività, e oltre agli usuali ricoveri dei marradesi provvedeva anche all' assistenza dei soldati. Nell' archivio storico ci sono diversi registri con le schede di ricovero e le diagnosi. Di che cosa avevano bisogno tutti questi soldati?
Di essere curati per le ferite no, perché dovevano ancora andare al fronte. Le cartelle parlano di malaria, artrite, difterite, sifilide, tutte malattie che avevano già prima di essere richiamati e sono tipiche della gente che ha fatto lavori pesanti o ha vissuto in povertà in zone malsane.


Un elenco di soldati ricoverati nell'ospedale di Marradi (1916)

  


Come si vede dal Mandato di Entrata qui accanto, una parte di loro veniva dagli ospedali di Firenze, che pagavano una retta all' Ospedale di Marradi perché provvedesse. 

Provvedesse a che?
Il ricovero medio era di una o due settimane, un tempo insufficiente per curare le malattie dette prima e quindi in pratica questa gente veniva rimessa in piedi in qualche modo e spedita al fronte.

Insomma questa è l'ennesima dimostrazione che in prima linea venivano spediti più facilmente i poveracci e i cittadini di serie B. 








La Prima guerra mondiale fu una tragedia che non si era mai vista nella storia. 
Alla fine del 1916 il presidente americano Wilson tentò un mediazione 
per mettere fine al massacro. Ne parlarono tutti i giornali ma il tentativo fallì.


 


Che farmaci comprò l' ospedale in quegli anni? 
Dai ricettari sappiamo che nel giugno 1917, oltre alle solite medicine, furono acquistate 24 fiale di stricnina e adrenalina, 24 fiale di taurina e 3,80g di solfato di eroina da ognuna delle due farmacie di Marradi. 

Dai documenti d' archivio risulta che gli acquisti avvenivano da tempo e continuarono anche negli anni successivi, però nel 1917 e 1918 le quantità furono maggiori.


L'eroina era in libera vendita dal 1899, perché non si era ancora capito che provocava dipendenza. 
E' probabile che questi farmaci fossero somministrati anche ai soldati più depressi e passivi, per sollecitali, esaltarli e stimolare la prontezza a eseguire gli ordini senza pensare troppo.
Non era certo un' iniziativa dei medici dell' ospedale, che non avevano l'autorità e la motivazione per farlo e forse la richiesta veniva dalle autorità militari alle quali bisognava obbedire, dati i tempi.






La stricnina  (da Sapere)
Il solfato e il nitrato di stricnina sono solidi cristallini bianchi solubili in acqua, amari e tossici. Con dosi alte i riflessi sono esaltati, e al più piccolo stimolo l'individuo risponde con contrazioni muscolari intense.

L'adrenalina  (da Wikipedia)
E' il cosiddetto "ormone dello stress" che fa stare vigili e annulla il sonno. L'adrenalina è coinvolta nella reazione "combatti o fuggi" (fight or flight) cioè predispone all'azione di fronte a un pericolo. Provoca la dilatazione dei bronchi, l'aumento della frequenza cardiaca e del flusso sanguigno verso i muscoli, il fegato, il cervello e aumento della  glicemia.

La Taurina (da Wikipedia) è una sostanza sintetizzata nella seconda metà dell'Ottocento da due chimici tedeschi che la ricavarono dalla bile dei tori. E' un ingrediente della bibita Red Bull e di altre bevande energetiche. Da alcuni studi risulta che è efficace nell'aumentare la resistenza muscolare e lo stato di veglia.

L'Efedrina (da mypersonaltrainer.it)
"Produce una sensazione piacevole di benessere ed energia, che pervade tutto il corpo..." dicevano i primi utilizzatori. Si ricavava dall' Ephedra sinica, una varietà di edera. Il suo effetto è simile a quello della caffeina e inoltre inibisce l'appetito.
L'eroina  (dal Dizionario enciclopedico UTET)
Fu sintetizzata nel 1897 da Felix Hoffmann, un chimico della Bayer. Era usata per la tubercolosi e nelle patologie respiratorie. L'impiego terapeutico si estese ai disturbi neurologici, ginecologici o a semplici dolori. Per quanto ne sappiamo oggi, non c'è dubbio che facesse effetto per ognuno di questi mali, però ...

I ricettari della farmacia Baldesi di Marradi sono molto chiari sulle modalità di somministrazione dell' eroina per uso medico. Non era certo usata in polvere: i ricettari dicono che quasi ogni settimana questa farmacia vendeva all' ospedale 120 centigrammi (1,20g) di eroina in acqua distillata allo 0,08 - 0,10% cioè molto diluita con l'aggiunta di un po' di alchermes per renderla gradevole. Un po' quanto?

Il farmacista Ubaldo Baldesi era pignolo nelle sue cose e questo ora ci fa comodo: nelle sue preparazioni consiglia di somministrare la soluzione a cucchiaini. Evidentemente si era accorto di alcuni degli effetti di questa "medicina".

 

A fianco: dal ricettario
della farmacia Baldesi

... eroina centigrammi dieci
acqua distillata gr 120
alchermes gr 30
(a cucchiaini)


Oggi sappiamo che l'eroina è una droga anche in queste quantità minime. Dopo un'ora l'effetto è massimo: si ha una sensazione di pace, i dolori si attenuano e si prova un senso di piacere, misto ad esaltazione interiore. Ogni problema tende ad essere dimenticato.

Perché meravigliarsi che gli eccitanti venissero probabilmente somministrati anche ai soldati?

I Romani somministravano sostanze stimolanti ai gladiatori. I vikinghi facevano uso di un estratto dell' Amanita muscaria, un fungo velenoso e allucinogeno. In Cina si usavano estratti di edera (Efedrina) e in Sud America gli Indios masticavano foglie di coca.
Del resto durante la guerra una battuta in voga fra i soldati diceva che "i migliori alleati dell' Esercito Italiano sono la grappa e il vino".


 Confezione di eroina Bayer,
per uso ospedaliero.
Primi anni del Novecento.


Fonte: Archivio storico dell'Ospedale S.Francesco






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