Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

venerdì 30 agosto 2013

Il campo sportivo


Quando si costruì
lo  "Stadio Nannini"
dai ricordi di Francesco Cappelli


Il campo appena finito



Nel 1971 venne inaugurata la piscina comunale, che era un vanto per il paese perché un impianto del genere non c'era in nessuno dei paesi circostanti. Però il cosiddetto impianto turistico ricreativo era stato realizzato nell' area del campo sportivo di Villanceta e quindi Marradi era rimasto sprovvisto di un posto per giocare a pallone. Siccome per i ragazzi di allora il calcio era lo sport principale, ben presto se ne sentì la mancanza e cominciarono le richieste e le proteste.


Petizione al Sindaco
per il nuovo campo sportivo


Dove costruire il nuovo campo? Alcuni proposero i campi della Colombaia, altri quelli della Fornace Marcianella e altri ancora l'area del Castellaccio, a Biforco.

Dopo una discussione abbastanza serrata prevalse quest' ultima ipotesi e il Comune comprò l'area che si vede qui accanto, per un prezzo ragionevole.


Clicca sulle immagini se le vuoi ingrandire


Si voleva un campo di misura regolare, moderno, con la pista di atletica e gli spazi attrezzati per il salto in lungo, il getto del peso, il lancio del martello e del giavellotto. In più la scarpata del terreno a monte, opportunamente sagomata fu adattata a tribuna naturale. Insomma fu progettato un vero e proprio stadio e non il solito campetto di paese.

 


Il sito nella carta catastale, 
con le prime misure









Il progetto per lo Stadio Nannini


L'effetto era ed è tutt'oggi notevole, perché il posto è panoramico e dalla tribuna si vede tutto il paese. L'inconveniente è nel fatto che il terreno è umido e quindi l'impianto era adatto solo per il calcio estivo.





il campo sportivo durante i lavori di realizzazione





I lavori furono ultimati nei primi anni Settanta e nel 1980 venne intitolato a Goffredo Nannini,  il sindaco democristiano che più di ogni altro si era adoperato per realizzarlo.
La gestione fu affidata al Club Sportivo Culturale, che cominciò subito l'attività agonistica. Dopo pochi anni fu realizzato anche un moderno impianto di illuminazione, che consentiva lo svolgimento delle partite in notturna, una novità!







Poi negli anni Ottanta furono costruite le tribune a gradinata, che si vedono in questa fotografia di allora. Questi furono gli anni di maggior utilizzo e il campo, fra partite ed allenamenti era così frequentato che l'erba stentava a crescere.

Alla fine degli anni Ottanta una parte del parco antistante fu destinata alla costruzione del palazzetto dello sport.
La decisione non fu indolore, perché si veniva a peggiorare l'estetica del tutto e ad abbattere una certa quantità di piante, a suo tempo messe a dimora.



 


Fra i contrari  questa decisione ci fu anche Francesco Cappelli, che scrisse questo articolo un po' polemico su Linea 7, un mensile che si stampava a Modigliana.






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