Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

venerdì 23 aprile 2010

1876 I Regi Carabinieri di Marradi

Da alcuni verbali trovati per caso
ricerca di Claudio Mercatali





Nell’Archivio Storico del Comune ci sono alcuni fascicoli che riguardano l’attività dei Carabinieri della Stazione di Marradi nell’Ottocento.
Prendiamo il fascicolo del 1876 e vediamo che cosa successe in paese. Perché proprio il 1876?
Il primo motivo è che i documenti sono tanti e si leggono bene. Il Comandante annotava tutto diligentemente, con bella scrittura, e poi apponeva una bella firma con lo svolazzo. Il secondo motivo è che il 1876 non fu un anno particolarmente “criminoso” e gli episodi che capitarono rispecchiano la realtà quotidiana di quei tempi. Gli episodi sono in ordine cronologico, così si vede meglio che i Regi Carabinieri avevano il loro da fare. Leggiamo:

· 18 marzo 1876 “Verso le tre pomeridiane di ieri vennero fra di loro a diverbio sulla Piazza delle Scalelle certi Bandini Giovanni, di Filippo, di anni 19, e Cappelli Enrico, di Carlo, di anni 17, calzolai di Marradi e dalle parole passati alle vie di fatto, il Bandini estratto un coltellino con la lama di 7cm, vibrava un colpo al suo avversario procurandogli una ferita ascellare larga 2cm e di ignota profondità, giudicata dall’arte medica guaribile in 19 giorni”.
firmato: Il Comandante della Stazione

· 29 aprile “Nella notte ignoti ladri, praticato con un trapano un foro nella porta della bottega gestita da Luigi Parrini, fu Domenico, di anni 49, bottegaio di Biforco, resérola aperta e penetratovi involarono a di lui danno: otto pezzi di parmigiano (60 lire), una forma di cacio (7 lire), salami e coppe (70 lire), una tovaglia bianca (7 lire), un asciugamano (1 lira) e dal cassetto 1 lira. Si conti­nuano le indagini”.

· 30 aprile “Nella notte ignoti ladri, mediante chiave falsa o grimaldello aprirono la porta della stalla situata in via Razzi, di proprietà di Bombardini Rinaldo fu Domenico, di anni 48, ma­cellaio di Marradi ed entrati nella medesima slegarono dalla mangiatoia e fecero partire un bue del costo di circa 690 lire. La mattina del 30 aprile certo Assirelli Giacomo, fu Giovanni, d’anni 77, contadino, abitante non lontano da Marradi, scese nella sottostante stalla della sua abitazione, che era aperta, e si accorse di avere un bue in più. Avvertì tosto la donna di casa, Montevecchi Dome­nica, d’anni 46, di recarsi subito a Marradi e farne compartecipe l’Autorità. Mentre lo stava fa­cendo, incontratasi col danneggiato Bombardini, che appunto andava in cerca del suo bue, lo portò alla stalla ed egli lo ritirò. Continuano le indagini per conoscere i rei”.

· 16 maggio “Nella notte ignoti ladri, penetrati dalla finestra della stalla sottostante l’abitazione del contadino Bambi Domenico, fu Giuseppe, abitante nel podere di Varò, involarono a suo danno n° 5 galline del costo di 7,6 lire. L’Arma prosegue le investigazioni”.

· 4 agosto “Oggi a Bibbiena, nel Comune di Palazzuolo, ignoti ladri hanno rubato 40 pecore di diverso colore, lasciate in balia di sé nella macchia, in danno del signor Del Bene Giannotti Gae­tano, fu Domenico, di anni 66, (23 pecore) e Luigi Biagi, fu Giovanni (17 pecore)”.

· 9 agosto “Il pastore Francesco del fu Pietro Sicutèri, domiciliato a Razzolo, dichiara che penetrati i ladri in un chiuso cinto di siepe, in luogo detto Capanna Marcone, lo derubarono di 27 pecore, 16 delle quali rinvenne la successiva mattina nella via che conduce a Marradi, per un danno di 220 lire”.


I CARABINIERIVittorio Emanuele I di Savoia, all’ inizio dell’ Ottocento volle una polizia simile alla Géndarmerie francese e con le “Regie Patenti” del 13 luglio 1814 istituì i Reali Carabinieri.

· 24 settembre “Nella notte ignoti ladri, penetrati nell’orto attiguo all’abitazione del contadino Poli Salvatore, di Agostino, di anni 44, dimorante in luogo detto La Casaccia, a Piedimonte, Palazzuolo, gli rubarono un alveare contenente miele per 15 lire. L’alveare, costruito con un tronco di quercia alto mezzo metro ha un diametro di 29 centimetri”.

· 6 ottobre “Facendo seguito al mio rapporto del 4 corrente partecipo alla Signoria vostra (... il Prefetto) che il signor Neretti Luigi era stato derubato di 222 lire e non già di 85 lire come aveva prima dichiarato, e ciò perché non voleva far conoscere ai propri figli di possedere qualche risparmio. La reale somma trafugata al Neretti sempre più conferma che autori del reato furono i 4 malfattori incontrati dai Regi Carabinieri di Brisighella, giacché i due rimasti uccisi possedevano 55 lire per cadauno, e deve supporsi che altrettante ne possedessero i due che riuscirono a fuggire e che vuolsi siano di Brisighella”.

ANDE' A GARAVLE'  La raccolta dei marroni era severa­mente vietata fino al giorno dei Santi (1 novembre). Dopo questa data quelli rimasti a terra si potevano prendere e, come si dice anche oggi, si poteva an­dare “a garavlé”

· 27 ottobre “L’Arma verso le dieci e mezzo, ai Prati di Gruffieto, procede all’arresto dei sottoindicati individui, perché sorpresi con addosso un sacchetto di castagne del peso qui indicato:
Filipponi Luigi di Giovanni, di anni 17, fornaciaio di Marradi (12 kg) Benini Giuseppe, di Francesco, di anni 13, di Marradi (3kg) Del Conte Domenico, di Luigi, di anni 12, manovale di Marradi (6kg) Cappelli Silvestro, fu Giuseppe, di anni 11, manovale di Marradi (2kg)
E inoltre le seguenti donne, filatrici di Brisighella: Dizevola Giovanna (10kg), Cimatti Rosa, (4kg) Caligari Rosa (3kg), Tronconi Lucia (3kg), Sbarzagli Virginia (5kg), Moretti Maria (4kg), Sbarzagli Francesca (4kg)
Le quali persone, non avendo saputo indicare la legittima provenienza di detto genere, ai sensi dell’Art. 209 del Regolamento di Polizia ciò gli fu sequestrato”.

· 29 dicembre “Fu arrestato Cavini Giovanni, fu Giuseppe, 37 anni, di questo Comune (Palaz­zuolo) per averlo trovato, a Campanara, con un carico di legna verde di quercia tagliata nel bosco di Strigelli Amerigo, sindaco, per il valore di 50 lire”.



Bibliografia Documenti dell’Archivio storico trovati dal sig. Francesco Cappelli

2 commenti:

  1. Sonia ha detto...

    Bravíssimo!
    Belissimo documenti. Domenico Montevecchio - Marradi - (mio bisnono), Maria Assirelli - Borgo San Lorenzo - mia bisnonna.
    Mio nono Giuseppe Montevecchio (Marradi). Tutti imigranti italiani (Brasile 1897).
    Abito in São Paulo (Brasile)
    24 giugno 2010 15:33

    RispondiElimina